Lucio Garau

Festival di Musica Antica > 2001



Bach 01

Il posto che nell’età romantica acquista la musica strumentale, questo senso originario ha la radice nelle opere per strumento a tastiera di J. S. Bach, qui viene messo in luce l’aspetto logico matematico della costruzione musicale e insieme il fatto che tale costruzione può venire colta non solo per mezzo della razionalità.
Il XVIII° festival di musica antica degli Amici della musica di Cagliari è quest’anno monografico, il tema è proprio la musica per tastiera di J. S. Bach e questo tema diventa lo spunto per una riflessione sull’interpretazione. Abbiamo invitato sei musicisti ognuno terrà oltre al concerto anche una conferenza su di un grande interprete bachiano, guidando il pubblico nell’ascolto di un disco. Nel festival siamo riusciti a proporre molte importanti composizioni di J. S. Bach tra queste tre particolarmente significative e cioè la prima partita, il concerto italiano, la sesta suite francese, verranno suonate una volta sul clavicembalo ed una volta sul pianoforte.
Dopo anni di “militanza” sul discorso degli strumenti originali questo festival vuole provare a riaprire il discorso sull’interpretazione di queste musiche che sono un nodo cruciale per la storia dell’interpretazione, hanno stimolato infatti una serie di filoni interpretativi in direzioni diverse.
Tra i principali possiamo citare le incomprensioni filiali di Carl Philip e Friedmann, le varie interpretazioni romantiche da Mendelssohn in poi, le edizioni correttive (Czerny), i restauri testuali (prima edizione Bach Gesellschaft), le trascrizioni (Liszt, Tausig, Bulow, Busoni) la “re-invenzione” del clavicembalo (Landowska), la prima pioneristica riscoperta degli strumenti e delle prassi storiche (Dolmetsch), i fenomeni Tureck e poi Gould (con tanto di “Gould Renaissance”), la sopravvivenza del Bach preistorico ma carismatico dei grandi interpreti russi (Richter, Nikolaieva etc.) la seconda generazione di studiosi dgli strumenti antichi (coincidente con le celebrazioni del 1950), il Bach per qualsiasi strumento, la comparsa di una nuova generazione di clavicembalisti non rigidamente ortodossi (Kipnis, Koopman, etc.).
Se ragioniamo in termini culturali e anche musicali è davvero difficile negare legittimità e valore a ognuno di questi filoni. Se è vero che un importante contenuto dell’esperienza estetica è la soddisfazione che si prova davanti alla forma dell’opera che ci attesta la forma razionale della realtà e quindi anche il senso della nostra esistenza dobbiamo notare come la musica per tastiera di J. S. Bach si ponga per noi come ascolto strutturale ideale e quindi come conferma di un senso all'esistenza, e dobbiamo anche notare come in ognuno dei filoni citati questo senso ha trovato nuovi significati.
Oggi nei confronti di queste musiche resistono zone d’ombra caratterizzate da mancanza di informazione e di apertura mentale (vetero pianisti e proto clavicembalisti), è nell’aria però un clima di nuovo interesse che porta a ridiscutere le posizioni precedenti.
Ci sembra quindi importante provare a proporre una riflessione non meramente teorica, ma piuttosto operativa, una riflessione che si nutra del “fare” artistico, della musica e degli interpreti, e che voglia essere un’ulteriore contributo alle nuove direzioni, speriamo quanto più molteplici, impreviste e varie tra loro che questa musica suggerirà in futuro.




15/09/2001

Fabrizio Marchionni, clavicembalo
Capriccio bwv 992, Suite inglese n° 6 bwv811, WK I n° 24 bwv 869, Partita n° 1 bwv 825, Toccata inr e bwv 912


16/09/2001

Ramin Bahrami, pianoforte
WK, I n° 4 bwv 849, Partita n° 1 bwv 825, 4 Duetti bwv 802-805, Suite Francese n° 1 bwv 812, Suite Inglese n° 5 bwv 810


22/09/2001

Jory Vinikour, clavicembalo
Variazioni Goldberg, bwv 988, WK I n° 15 bwv 860, Concerto Italiano bwv 971
(Recensione apparsa su Andante.com)


23/09/2001

Lucio Garau, pianoforte
Invenzioni a due voci bwv 722-786, Invenzioni a tre voci bwv 787-801, WK I n° 5, Concerto Italiano bwv 971
(Recensione apparsa su Amadeus e su Andante.com)


29/09/2001

Andrea Padova, pianoforte
Corale bwv 753, Suite BWV 823, WK I n° 22 bwv 867, Suite Francese n° 6 bwv 817, Ouverture francese bwv 831


30/09/2001

Menno van Delft, clavicembalo
Fantasia cromatica e fuga bwv 893, Preludium e partita bwv 833, WK II bwv 873, bwv 886, Partita n° 6 bwv 830, Suite Francese n° 6 bwv 817