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Nato a Cagliari nel 1959, Lucio Garau si è diplomato in pianoforte (1979) con Arlette Giangrandi Egmann e poi in composizione studiando con Franco Oppo (1979-1990).
Ha svolto e svolge, con esiti spesso innovativi, un lavoro di indagine di carattere storico ed estetico intorno ai temi “interpretazione” e “ambiente” — inteso sia come ambiente storico della musica, sia come ambiente naturale sia come ambiente della riproduzione in musica — e gli aspetti a questi correlati, coinvolgendo e approfondendo nella attività di ricerca anche gli aspetti tecnici della produzione del suono.
In quest’ottica si è occupato di musica medievale, rinascimentale e barocca, di organologia e di etnomusicologia - con particolare riferimento al patrimonio musicale della Sardegna - attraverso un lavoro teorico e pratico insieme che ha compreso anche la realizzazione di registrazioni sul campo e in studio e la collaborazione alla produzione di diversi CD sulla musica tradizionale sarda.
Coerentemente con le acquisizioni e i convincimenti risultati da queste ricerche nel suo lavoro è diventato sempre più centrale l’interesse verso la musica acusmatica — attualmente anche in relazione alla ridefinizione personale del concetto di “interpretazione”- strumento privilegiato nello sviluppo delle proprie problematiche estetiche compositive. Sin dall’inizio del suo lavoro di compositore ha dedicato una particolare attenzione alle tecniche di comunicazione multimediali, considerate quali mezzi espressivi che associno, come accade o accadeva altrimenti in altri “ambienti” storici o etnici, la gestualità e il movimento al fenomeno musicale.
Ha ideato e seguito lo sviluppo di
Strati il primo programma espressamente concepito per la diffusione in concerto della musica su supporto.
Numerose sue composizioni sono state scritte ed eseguite in collaborazione con musicisti quali Steven Schick, Fernando Grillo, Kees Boeke, Daniel Kientzy, Andrea Padova, Antonio Politano, Roberto Pellegrini, Ensemble Contrechamps, Claudio Jacomucci, Bernard Wambach, Francesco Libetta, Francoise Rivalland, Francesco Giomi, Ulrich Krieger, Bernard Fort, Mieko Kanno, Marco Pavin, Jorge Isaac, Paul Leenhouts, Markku Luolajan-Mikkola, Mikko Perkola, Mario Caroli, Roberta Gottardi, Daniele Agiman, Vittorio Parisi, Francesco Ciminiello, Eduardo Rahn, Quartetto Tempera, Veli Kujala, Ere Lievonen, Simone Beneventi, Andreas Fischer, Andrea Sanguineti, Andrea Bini, Francesco Scola.
Nel 1990 ha fondato il centro Ricercare, che ha costituito in Sardegna un punto di riferimento — anche come laboratorio e studio audio — presso il quale sono state realizzate diverse composizioni di musica elettroacustica e di live electronics e che ha prodotto sotto propria sigla diversi CD.
Nel 1991 ha fondato, insieme a Roberto Pellegrini, il
MiniM Ensemble per dedicarsi all’approfondimento delle tecniche proprie del linguaggio minimalista. Nel 1994, sempre con il MiniM ensemble, ha realizzato il primo spettacolo interamente basato su proprie composizioni. Nel 1996 ha realizzato uno spettacolo (VOCI) durante il quale, mediante l’uso di un campionatore, si realizzava una interazione tra i principali generi della musica vocale sarda. Ancora nel 1996 ha realizzato Voyage, uno spettacolo sul movimento dei suoni, che si avvaleva di un particolarissimo sistema di spazializzazione del suono (tramite un piccolo treno viaggiante in circolo attorno al pubblico).
Dal 1998 ha iniziato una attività di interpretazione e di diffusione della musica acusmatica affrontando personalmente l’interpretazione di opere della “storia” della musica acusmatica.
Ha ideato un importante appuntamento italiano dedicato alla musica su supporto il Festival di Interpretazione della musica acusmatica di Cagliari di cui sono state realizzate sei edizioni dal 2004 al 2009.
La sua attività di compositore si muove tra tecniche nuove e tradizioni, nella scelta dei riferimenti come anche degli strumenti, con una produzione che vede, accanto a pezzi acusmatici, pezzi di strumentazione tradizionale o altri che prevedono l’utilizzo di strumenti tradizionali accanto, e spesso dialetticamente, all’elettronica.
Nel corso della sua attività ha ricevuto commissioni e hanno eseguito le sue musiche orchestre quali : Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, Orchestra di San Remo, Orchestra del Comunale di Bologna, Orchestra Sinfonica Siciliana, Teatro Massimo di Palermo e diversi ensemble italiani ed europei.
È il direttore artistico degli
Amici della Musica di Cagliari e dell'associazione Her(t)z di Palermo
Alla luce delle riflessioni sul problema dell’interpretazione — condotte nell’ambito della pratica compositiva e come interprete di musica acusmatica — va intesa anche la sua attività di interprete pianistico; come pianista ha svolto una notevole attività concertistica in Europa in America Latina e negli Stati Uniti, dove, oltre a una serie di concerti, ha effettuato nel 1990, 1991, 1992, 1994, 2003 diversi cicli di conferenze.
A composer in various genres, including vocal, instrumental, electroacoustic, live electronic, and acousmatic, Lucio Garau also performs keyboards and acousmatic music. Born 1959 in Cagliari, Italy, Lucio Garau graduated in1979 from the Cagliari Conservatory in piano ( studying with Arlette Giangrandi Egmann and Vincenzo Vitale ) and 1990 from the Cagliari Conservatory in composition (studying with Franco Oppo).
As a scholar, his main research fields are ethnomusicology, aesthetics, and the history of music. He is also active as a conceiver, organizer and promoter of concerts, festivals, and multimedia events.
His ongoing research deals with the historic and aesthetic dimensions of the concepts “interpretation”, and “environment”. Both social and technical issues of sound production are a major focus in Garau’s work, which covers Medieval, Renaissance and Baroque music as well as organology. His work in ethnomusicology on Sardinia’s rich folk heritage has resulted in field recordings and the production of several CDs of traditional Sardinian music.
Garau’s interest in electroacoustic composition has been stimulated by his ethnomusicological field work. Folk practices taught him how to use interpretation as a channel for redefining his own personal needs for expression within the framework of up-to-date musical techniques. Since starting to compose, he has devoted much attention to multimedia communication, which he regards as a spectrum of expressive tools enabling today’s composers to combine gesture and movement with sound proper, not unlike as has occurred in previous historic and ethnic environments.
In 1998, by commissioning new works from living composers and personally revisiting the output of past masters as both a composer and a performer, Garau launched a multi-year project aimed at performance and circulation of acousmatic music. This research involves equally classical music, avant-garde music of the 20th century, and current trends. In 2004 Garau launched the Festival of Interpretation of acousmatic Music.
Acousmatic music, by now 50 years old, has delved deep into the imagery of the 20th century; nevertheless, it hardly enjoys any presence in the Italian concert scene. Nevertheless, Garau believes in presenting it in concert situations directly to the standard classical music audience. This is now possible due to widely available high-quality sound output, which makes possible Garau’s own concert repertoire.
He conceived and lead the development team of Strati the firs Software expressly conceived for the multichannel sound diffusion in concert.
In 1991 he founded, together with Roberto Pellegrini, the MiniM Ensemble to devote himself to deepening the techniques of minimalist language.
Garau’s compositional output is no less diverse, both in his materials and in his instrumental resources. His works include traditionally scored, electronic, and acousmatic pieces, as well as dialectical combinations of these media.
His works was performed by musicians such as: Steven Schick, Fernando Grillo, Kees Boeke, Daniel Kientzy, Andrea Padova, Antonio Politano, Roberto Pellegrini, Ensemble Contrechamps, Claudio Jacomucci, Bernard Wambach, Francesco Libetta, Francoise Rivalland, Francesco Giomi, Ulrich Krieger, Bernard Fort, Mieko Kanno, Marco Pavin, Jorge Isaac, Paul Leenhouts, Markku Luolajan-Mikkola, Mikko Perkola, Gaetano Costa, Mario Caroli, Roberta Gottardi, Daniele Agiman, Vittorio Parisi, Francesco Ciminiello, Eduardo Rahn, Tempera string quartet, Veli Kujala, Ere Lievonen, Gioacchino Comparetto, Simone Beneventi, Andreas Fisher, Andrea Sanguineti, Andrea Bini, Francesco Scola.
As a pianist and harpsichordist, he toured extensively in Europe, U.S.A. and Latin America while also delivering lectures about his research.
During his activity he has received commissions and have performed his music orchestras such as: Orchestra of the Teatro Lirico of Cagliari, Orchestra of San Remo, Orchestra of the Comunale of Bologna, Sicilian Symphonic Orchestra, Teatro Massimo of Palermo and various Italian and European ensembles.
He is the artistic director of the Friends of Music of Cagliari and of the Her(t)z association of Palermo
Under the shadow of his studies on the theory of interpretation - conducted in the context of compositional practice and as an interpreter of acousmatic music - his activity as a piano interpreter should also be understood; as a pianist he has performed a remarkable concert activity in Europe in Latin America and in the United States, where, in addition to a series of concerts, he performed several lectures in 1990, 1991, 1992, 1994, 2003.
Nacido en Cagliari en el 1959, Lucio Garau se ha diplomado en piano y composición. Ha desarrollado y desarrolla, con resultados frecuentemente innovadores, un trabajo de investigación de carácter histórico y estético alrededor de temas como la “interpretación” y el “ambiente”, entendido sea como ambiente histórico, sea como ambiente de la reproducción de la música y los aspectos a él ligados, involucrando y profundizando en la actividad también los aspectos técnicos de la producción del sonido.
Bajo esta óptica, se ha ocupado de música del Medioevo, Renacimiento y Barroco, de organología y de etnomusicología, dedicando especial atención al patrimonio musical de Cerdeña, a través de un trabajo teórico y práctico, que ha comprendido grabaciones de campo y de estudio, así como la colaboración en la producción de varios CD sobre la música tradicional sarda.
En coherencia con las adquisiciones y certezas obtenidos con estas investigaciones, es cada vez más importante en su trabajo el interés hacia la música electroacústica, actualmente ligado a la redefinición personal del concepto de “interpretación” (instrumento privilegiado en el desarrollo de sus problemáticas estéticas compositivas). Desde sus inicios como compositor ha dedicado una particular atención a las técnicas de comunicación multimedia, entendidas como medios expresivos que asocien, como sucede o sucedía de otro modo en otros “ambientes” históricos o étnicos, la gestualidad y el movimiento al fenómeno musical.
En 1990 ha fundado el centro “Ricercare”, que ha constituido en Cerdeña un punto de referencia como laboratorio y estudio audio, en el cual se han realizado varias composiciones de música electroacústica y live electronics, y que ha producido bajo su propio sello varios CD.
Desde 1998 ha iniciado una actividad de interpretación y de difusión de la música acusmática, por un lado, encargando obras a otros compositores dentro de un proyecto plurianual (cuyo tema es la relectura de la obra de grandes compositores del pasado) y, por otro, afrontando personalmente la interpretación de obras de la “historia” de la música acusmática.
De este modo, su actividad de compositor se mueve evidentemente entre técnicas nuevas y tradiciones, sea en la elección de referencias así como en la instrumental, con una producción que posee, al lado de obras acusmáticas, obras de instrumentación tradicional, así como otras que utilizan instrumentos tradicionales con, y a menudo dialécticamente, la electrónica.
Concibió y siguió el desarrollo de Strati, el primer programa informático concebido expresamente para la difusión de música acúsmatica en concierto.
Numerosas composiciones suyas han sido escritas e interpretadas en colaboración con importantes solistas, como Steven Schick, Fernando Grillo, Kees Boeke, Daniel Kientzy, Andrea Padova, Antonio Politano, Roberto Pellegrini, Ensemble Contrechamps, Claudio Jacomucci, Bernard Wambach, Francesco Libetta, Francoise Rivalland, Francesco Giomi, Ulrich Krieger, Bernard Fort, Mieko Kanno, Marco Pavin, Jorge Isaac, Paul Leenhouts, Markku Luolajan-Mikkola, Mikko Perkola, Mario Caroli, Roberta Gottardi, Daniele Agiman, Vittorio Parisi, Francesco Ciminiello, Eduardo Rahn, Gaetano Costa, quarteto de cuerads Tempera, Veli Kujala, Ere Lievonen, Gioacchino Comparetto, Simone Beneventi, Andreas Fischer, Andrea Sanguineti, Andrea Bini, Francesco Scola.
Durante su actividad ha recibido encargos y ha interpretado sus orquestas musicales como: Orquesta del Teatro Lirico de Cagliari, Orquesta de San Remo, Orquesta del Comunale de Bolonia, Orquesta Sinfónica de Sicilia, Teatro Massimo de Palermo y varios conjuntos italianos y europeos.
En 1991 ha fundado el MiniM Ensemble para dedicarse a profundizar en las técnicas propias del lenguaje minimalista. En 1994, siempre con el MiniM Ensemble, ha realizado el primer espectáculo íntegramente basado en sus propias composiciones.
A la luz de las reflexiones sobre las temáticas de las que hemos hablado y, en particular, sobre el problema de la interpretación, dirigidas a la práctica compositiva y a la interpretación de música acusmática, se debe entender también su actividad de intérprete de piano. Como pianista ha desarrollado una importante actividad concertística en Europa y América latina, donde, además de una serie de conciertos, ha efectuado entre el 1990 y el 2003 varios ciclos de conferencias.
Es el director artistic de la sociedad de conciertos Amici della Musica di Cagliari y de la asociación Her(t)z de Palermo.